I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

giovedì 30 ottobre 2008

NOSTALGIA CANAGLIA



Cosa c'entra questo cielo lucido
Che non è mai stato così blu
E chi se ne frega delle nuvole
Mentre qui manchi tu

Pomeriggio spompo di domenica
Come fanno gli altri a stare su
Non arriva neanche un po' di musica
Quando qui manchi tu

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

Cosa c'entra quel tramonto inutile
Non ha l'aria di finire più
E ci tiene a dare il suo spettacolo
Mentre qui manchi tu

Così solo da provare panico
E c'è qualcun'altro qui con me
Devo avere proprio un aria stupida
Sai come è manchi te

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Dev'esserci un modo per lasciarmi andare

Cosa c'entra questa notte giovane
Non mi cambia niente la tv
E che tristezza che mi fa quel comico
Quando qui manchi tu

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Dev'esserci un modo per lasciarmi andare.

Luciano Ligabue - Il mio pensiero

mercoledì 29 ottobre 2008

LA RELATIVITA' DELL'ETICA

Cronaca locale: alcuni dipendenti di un supermercato vengono accusati di furto.
Colti in flagrante, le indagini avviate a seguito di una denuncia dell'azienda.
Non entro nel merito della questione, tutt'ora aperta.
Colpiscono (e preoccupano) le dichiarazioni degli interessati, che si lamentano di "essere stati trattati come delinquenti".
Il codice penale se non erro prevede il reato di furto. In questo caso aggravato.
Prevede l'arresto in flagranza di reato. Prevede una pena.
Il codice di procedura penale prevede le modalità con le quali l'autorità giudiziaria deve comportarsi in questi casi.
Legge uguale per tutti ("Lodo" Alfano docet).
"Nemmeno avessimo commesso un omicidio o spacciato droga", lamenta uno degli indagati.
Mi risulta che a seconda del reato i codici penale e di procedura prevedano "conseguenze" specifiche. Furto è reato. Chi lo commette deve essere perseguito. A norma di legge.
Ma forse, in un Paese in cui rubare a vario titolo e con diverse modalità è l'attività preferita dei più, in cui gli amministratori ed i rappresentanti dei cittadini per primi danno il "buon esempio", gridando al complotto e alla persecuzione ogniqualvolta vengono sospettati, inquisiti, condannati per reati vari, la percezione di legalità è un tantino adulterata.
Non mi piace. Per niente.

ARCO - Ieri era corsa la voce che Eurospar di Arco stesse proponendo ai dipendenti denunciati per furto di licenziarsi in cambio di un ritiro della denuncia. E che alcuni avessero già accettato. Nega assolutamente la circostanza Angelo Pigatto, responsabile delle risorse umane del gruppo Aspiag di Eurospar. «Non c'è in atto - dice - nessuna azione di questo tipo. Non c'è nessun baratto. Per i cinque che erano stati arrestati è in corso la sospensione cautelare attraverso la quale anche i dipendenti possono produrre le loro giustificazioni; non sappiamo nemmeno chi siano invece i dieci denunciati per furto. Nei confronti di questi non ci siamo ancora mossi, quando tutto sarà appurato con chiarezza e si arriverà a delle certezze, solo allora procederemo anche con loro con la sospensione cautelare dal servizio». Ha destato parecchio stupore nel Basso Sarca l'operazione Backdoor che ha portato in cella per un giorno cinque dipendenti sorpresi a portare via merce dal magazzino sul retro del supermercato: Giorgio Dalla Bona 43 anni di Arco, Andrea Riccadonna 32 anni di Arco, Cristian Ferrari 25 anni di Trento, Marika Betta 30 anni di Rovereto e Arianna Tonoli 29 anni di Riva.
Altri dieci sono stati denunciati a piede libero.
Per scoprire quanto avveniva i carabinieri della compagnia di Riva hanno utilizzato delle telecamere nascoste. In tutto sono 15 su una cinquantina i dipendenti.
I cinque colti in flagrante, secondo quanto verificato dai militari, avevano con loro circa 1.300 euro di merce. I furti sarebbero iniziati da due anni e mezzo.
Dal 2006 infatti all'Eurospar di Arco i conti non tornavano.
Le perdite di fatturato, considerate fisiologiche tra lo 0,3 e lo 0,5% perché imputabili a merce danneggiata o al taccheggio di clienti, erano balzate all'1,90% nel 2008. In termini monetari, gli ammanchi complessivi ammonterebbero a circa 300 mila euro.
Ieri Giorgio Dallabona si è lamentato per il trattamento subito dalla stampa.
Si è limitato a dire: «Siamo stati trattati come criminali come dei disperati ma le cose non stanno così».
Uno dei responsabili di sede di Arco, solo indagato, non ha voluto spiegare nulla. Arianna Tonoli ha dichiarato alla stampa che si trattava di merce «destinata a finire tra i rifiuti» e che quindi sarebbe stato montato un caso del tutto esagerato.
Anche Andrea Riccadonna ha deplorato il fatto di «essere stati trattati alla stregua dei peggiori delinquenti, nemmeno avessimo commesso un omicidio o spacciato droga. Potevano esserci altri modi per affrontare le cose. Si poteva risolverla internamente all'azienda».
da: Quotidiano l'Adige del 27.10.2008

La vicenda dei cinque commessi sorpresi dai carabinieri di Riva del Garda a portare via merce dal magazzino dell'Eurospar di via Cavallo ad Arco continua a tenere banco nel Basso Sarca. Nell'operazione, denominata «Back Door» e partita in seguito da una denuncia presentata in estate dalla direzione della società che gestisce il supermercato, sono finiti altri dieci dipendenti, denunciati a piede libero. Tutti sono chiamati a rispondere di furto aggravato e continuato in concorso. Quando i militari dell'Arma hanno chiuso l'indagine (condotta con appostamenti e riprese video), cogliendo in flagranza i cinque (da cui l'arresto), pronti a prendere... il volo c'erano 1.300 euro di merce. La quota di alimentari (nel pacco anche biancheria per la casa, dvd, cd e un piccolo stereo) è stata devoluta dall'Eurospar al convento dei frati di Massone. Gli arrestati sono comunque già stati scarcerati, ma non sono tornati al lavoro, perché sospesi. Già venerdì scorso erano stati sentiti dal magistrato, si erano però avvalsi della facoltà di non rispondere. «Per il momento possiamo muoverci su informazioni certe e quindi abbiamo disposto la sospensione cautelare solo per i cinque dipendenti di Arco che erano stati arrestati, anche per consentire loro di preparare la difesa. Degli altri dieci denunciati, mancando una notifica formale, non sappiamo neppure i nomi». Così Angelo Pigatto, responsabile risorse umane dell'Aspiag Service srl, che abbiamo raggiunto telefonicamente nella sede centrale della società a Mestrino, in provincia di Padova. [...] Nel caso venisse giudizialmente accertata la responsabilità dei dipendenti indagati, scatterebbe per loro il licenziamento? «In questo caso si tratterebbe di giusta causa. Ma, naturalmente, bisogna attendere gli esiti dell'inchiesta». [...]
da: Quotidiano l'Adige del 28.10.2008

mercoledì 22 ottobre 2008

LODO SCHIFOS ... ehm ... LODO ALFANO


Oppure vai nella sede del tuo Comune
(ufficio elettorale o Ufficio Relazioni con il Pubblico),
con la tua carta di identità.

Legge 23 luglio 2008, n. 124
"Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato "
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008
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Art. 1.

1. Salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, di Presidente del Senato della Repubblica, di Presidente della Camera dei deputati e di Presidente del Consiglio dei ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione.

2. L’imputato o il suo difensore munito di procura speciale può rinunciare in ogni momento alla sospensione.

3. La sospensione non impedisce al giudice, ove ne ricorrano i presupposti, di provvedere, ai sensi degli articoli 392 e 467 del codice di procedura penale, per l’assunzione delle prove non rinviabili.

4. Si applicano le disposizioni dell’articolo 159 del codice penale.

5. La sospensione opera per l’intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura né si applica in caso di successiva investitura in altra delle cariche o delle funzioni.

6. Nel caso di sospensione, non si applica la disposizione dell’articolo 75, comma 3, del codice di procedura penale. Quando la parte civile trasferisce l’azione in sede civile, i termini per comparire, di cui all’articolo 163-bis del codice di procedura civile, sono ridotti alla metà, e il giudice fissa l’ordine di trattazione delle cause dando precedenza al processo relativo all’azione trasferita.

7. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche ai processi penali in corso, in ogni fase, stato o grado, alla data di entrata in vigore della presente legge.

8. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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Costituzione della Repubblica italiana

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese

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IL TESTO DEL QUESITO REFERENDARIO

"Volete voi che sia abrogata la legge 23 luglio 2008, n. 124, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008, recante 'Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato?'".

Servono firme per indire il referendum.
E serve grande partecipazione e tanti "SI'" per abrogare questa legge monoarticolo "puzzolente".


RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM ABROGATIVO
DEL COSIDDETTO “LODO” ALFANO

ELENCO “GAZEBO” TRENTINO

Trento
Martedì 21/10 dalle 10.00 alle 20.00 Via Mazzini ang/Via S.Trinità
Mercoledì 22/10 “ Piazza Pasi
Giovedì 23/10 “ Via Oriola ang/Via Malaga
Venerdì 24/10 “ Via Belenzani (libreria)

Rovereto
Martedì 21/10 dalle 9.00 alle 12.30 Piazza Nazario Sauro
Martedì 11/11 dalle 9.00 alle 12.30 Via Mazzini ang/Via Scuole
Martedì 18/11 dalle 9.00 alle 12.30 “

Mori
Giovedì 23/10 dalle 9.00 alle 12.30 Zona mercato

Arco
Mercoledì 22/10 dalle 9.00 alle 13.00 Piazza 3 Novembre (presso i portici)

Avio
Venerdì 24/10 dalle 9.00 alle 12.30 P.zza Vitt. Emanuele



giovedì 16 ottobre 2008

TITOLO CERCASI

Non trovo una definizione, una presentazione, per questo video.
Non mi piace il concetto che rappresenta, ma la coreogrfia è davvero notevole.

mercoledì 15 ottobre 2008

VATICANO S.p.A. - Licenziarsi?

Un gesto simbolico? Inutile? Scioccamente "ribelle"?

25 ottobre 2008, Giornata dello Sbattezzo


Quando per la prima volta ho letto in merito alla possibilità di "sbattezzarsi" ho pensato: "E perché, poi? Se non mi importa della Chiesa, se non credo in un Dio qualsiasi, non è un po' d'acqua sulla testa che fa la differenza. Lo sbattezzo? Che scempiaggine".
Poi però ho ragionato in modo diverso. Rimango nella convinzione che lo Stato Vaticano attraverso i propri portavoce possa predicare ciò che ritiene più opportuno. Per lo più non mi riguarda. Decidessero che i Cattolici sono tenuti a circolare ogni primo sabato del mese vestiti da pinguini gialli, saltellando sul solo piede sinistro ed urlando "Chicchiricchì" ogni 15 minuti, la cosa mi lascerebbe del tutto indifferente.
Ben diverso è però il caso in cui questa pratica peculiare,seppure apparentemente innocua, fosse prevista come obbligo da una legge dello Stato Italiano.
In questo caso mi intereserebbe direttamente. E potrei avere qualcosa da ridire in merito.
Su quali leve si basa l'indiscutibile potere del Vaticano? Oltre ad una fitta rete di relazioni più o meno diplomatiche e ad un consistente patrimonio, la Chiesa si fa forte di milioni di persone che a qualche titolo può dichiarare le "appartengano". Poco importa se i Cattolici siano poi credenti, osservanti, bigotti, semplicemente passivi ... Sono tanti. E chi è Cattolico? Chi ha subito una o più volte nella vita qualche sacramento.
Orbene.
Se chi non sente propria questa appartenenza può dichiararlo pubblicamente. E' un modo per dire "Cara Chiesa, dì quel che ti pare - nei limiti della legalità, possibilmente! - ma sappi che a me non importa. Quindi non pensare di influenzare lo Stato, che deve restare laico e seguire principi diversi dalle superstizioni.
Se poi qualche mente illuminata dovesse pronunciare frasi intelligenti e logiche, niente vieta di sentirsi d'accordo con queste.

Non so se il 25 ottobre invierò la raccomandata in questione. Certamente trovo non sia un'idea stupida tout court.

COSA BISOGNA FARE PER NON ESSERE CONSIDERATI PIÙ CATTOLICI?
Chi conosce la parrocchia presso la quale si è stati battezzati deve semplicemente scrivere una lettera al parroco con la quale si chiede che sia annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica.
La lettera deve essere inviata per raccomandata a.r. allegando la fotocopia del documento d’identità.
Non è necessario fornire alcuna motivazione.
...
Se non si conosce la parrocchia, la prima strada è quella di fare una ricerca sul portale parrocchie.it: qualora vi fossero dubbi tra più parrocchie si può provare a chiedere un aiuto a soslaicita@uaar.it.
Qualora l’esito fosse infruttuoso bisogna inviare una richiesta al parroco dove è stata impartita la prima comunione (a partire dal 1984) o la cresima, chiedendogli di provvedere all’annotazione della richiesta sui documenti che attestano la somministrazione di questi sacramenti.
In alternativa, se ci si è sposati con il rito concordatario, si può anche inviare una richiesta alla parrocchia delle nozze, chiedendo di conoscere la parrocchia di battesimo.
Sbattezzarsi è rapido e semplice. Nel caso, piuttosto raro, che vengano frapposti degli ostacoli, consigliamo di consultare le FAQ, che contengono le risposte alle domande più ricorrenti sull’argomento: qualora i dubbi persistano, potete inviare un messaggio a soslaicita@uaar.it per ottenere una consulenza sull’argomento.
Ricordiamo che - in mancanza di risposta da parte della parrocchia - è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali.
Tutti i ricorsi presentati finora si sono conclusi con esito positivo.


Divertente questo articolo del caustico Pino Corrias.


giovedì 9 ottobre 2008

9 OTTOBRE 1963


45 anni fa ...



Non posso fare a meno di pensare alle rassicurazioni che sempre le fonti ufficiali sciorinano al pubblico, nelle occasioni più disparate.
Nucleare? - "Sicurissimo!"
OGM? - "Nessun pericolo!"
Inquinamento elettromagnetico? - "Indispensabile, ed innocuo!"
Le varie "TAV"? - "Imprescindibili, e ad impatto zero!"
... e così via.

Proprio non riusciamo ad imparare dalla storia.
Ciao, Longarone.


Vajont.net


Ed ecco che ne è stato della memoria:
Se 'a livella non funziona per i morti del Vajont