I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
****
I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

giovedì 31 gennaio 2008

UN'INFANZIA FELICE

1.IL DIRITTO ALL' OZIO
a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti

2. IL DIRITTO A SPORCARSI
a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti

3.IL DIRITTO AGLI ODORI
a percepire il gusto degli odori riconoscere i profumi offerti dalla natura

4.IL DIRITTO AL DIALOGO
ad ascoltatore e poter prendere la parola interloquire e dialogare

5.IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco

6.IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura

7.IL DIRITTO ALLA STRADA
a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade

8.IL DIRITTO AL SELVAGGIO
a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi

9.IL DIRITTO AL SILENZIO
ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua

10.IL DIRITTO ALLE SFUMATURE
a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle

Gianfranco Zavallone,
"I Diritti Naturali delle bambine e dei bambini"

lunedì 28 gennaio 2008

FIDUCIA



"Confidarsi con qualcuno,
questo sì è veramente da pazzi".


Luigi Pirandello

venerdì 25 gennaio 2008

EUTANASIA


ROMA (Reuters) - giovedì, 24 gennaio 2008 7.30
L'Udeur dice "no, con fermezza e con dispiacere"
Con queste parole si è espresso nelle dichiarazioni di voto alla fiducia al governo Prodi al Senato, Clemente Mastella, leader dell'Udeur.
Dopo aver letto una lunga poesia di Pablo Neruda, "Muore lentamente", l'ex Guardasigilli, il cui partito, uscendo dalla maggioranza la scorsa settimana, ha di fatto aperto la crisi di governo, ha ripetuto più volte, visibilmente emozionato, che "la maggioranza non c'è più".
"La maggioranza non c'è sul piano aritmetico né politico, serve un salto di qualità. La crisi non è di governo, ma politica perché un partito che era nella maggioranza è uscito da essa".
"Non si può far finta di nulla", ha ripetuto ancora Mastella. "Non si può arrestare la moglie del ministro della Giustizia e far finta che nulla sia successo".
L'Udeur ha tolto il sostegno al governo dopo che Mastella è stato indagato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere in un'inchiesta sulla sanità campana, nell'ambito della quale sua moglie, Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania, è stata posta agli arresti domiciliari con l'accusa di concussione.
"Non bisogna avere paura della magistratura. La magistratura merita rispetto, ma merita rispetto anche il primato della politica", ha concluso il numero uno dell'Udeur, tra gli applausi dai banchi dell'opposizione
.

Sono d'accordo su una cosa: "Non si può far finta di nulla. Non si può arrestare la moglie del ministro della Giustizia [peraltro condannata per reati in cui il suddetto marito, nonché Ministro della Giustizia è personalmente implicato] e far finta che nulla sia successo".
Direi di più. Non possiamo accettare che ora si parli della crisi di Governo e di tutto ciò che questo comporta, dimenticando che Mastella si è dimesso perchè la moglie è stata condannata, che tra i nostri Parlamentari ci sono inquisiti e condannati, anche in via definitiva, per reati (in quanto tali previsti dal Codice Penale).
Non possiamo fare finta che ciò non succeda. Non possiamo dimenticare che la magistratura ha il dovere di perseguire i reati, di assicurare i colpevoli alla giustizia (che qualcuno una volta diceva essere uguale per tutti), indipendentemente dalla professione o dal ruolo che tali colpevoli hanno. Codice Penale, Codice di Procedura Penale. Sono LEGGI, devono essere rispettate. Da tutti.
Stato di Diritto è sulla carta il nostro.
"La magistratura merita rispetto". Concordo.
"Merita rispetto anche il primato della politica". Cosa significa?

Merita rispetto chi svolge il proprio dovere al meglio delle proprie capacità ed in perfetta buona fede. Merita rispetto chi rispetta le regole, chi agisce secondo coscienza, chi non calpesta gli altri. Merita rispetto chi non ruba, non uccide, non fa del male agli altri. Chi non si procura un ingiusto profitto. Merita rispetto chi esprime le proprie idee in modo libero ed onesto.

Non merita rispetto chi ruba, inganna, imbroglia, trasgredisce le regole fondamentali della società civile, chi calpesta gli altri, chi commette reati.
Non merita rispetto chi non si assume la responsabilità del proprio operato, chi pretende l'impunità, chi considera solo i propri diritti e nessun dovere. Chi approfitta della propria posizione per il proprio ingiusto vantaggio.

Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che
essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.

Pablo Neruda (o Martha Medeiros?)



Ecco cosa ha letto Mastella ieri.
A pensarci bene sembra un accorato appello per l'eutanasia ... forse questo lento spegnersi lo fa troppo soffrire.

giovedì 24 gennaio 2008

VOGLIO CAMBIARE PIANETA.

Mastella si dimette da Ministro della Giustizia. Non perché utilizza in modo piuttosto discutibile i soldi nostri (tanti!) per farsi i fattacci propri.

Non perchè la moglie è stata condannata agli arresti domiciliari per tentata concussione nei confronti del direttore generale dell’ospedale di Caserta (peraltro in concorso con Mastella steso).
Non si dimette per ritirarsi in buon ordine dalla vita politica, vergognandosi di sé stesso e del proprio operato.
NO.
Toglie la Fiducia all'attuale Governo (che a dirla tutta, purtroppo, non ha dimostrato di essere degno della Fiducia dei propri elettori) per cercare altri alleati. E riproporsi, con mirabile faccia di ... bronzo ... agli elettori.
Che, diciamo anche questo, se lo votano, evidentemente di pasta diversa non possono essere.


Totò Cuffaro, è stato testimone di nozze di un personaggio condannato per mafia.
Il 18 gennaio 2008 Cuffaro viene dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice in primo grado nel processo per le 'talpe' alla Dda di Palermo e condannato a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Abbiamo tirato un sospiro di sollievo? Abbiamo pensato solo per un attimo qualcosa come: "Uno di meno, andiamo avanti a pulire il Parlamento"?
Troppo semplice. Lui, candido candido, pur essendo stato escluso per sempre (interdizione perpetua) dall'elettorato attivo e passivo ... decide di rimanere Presidente della Regione Sicilia.
Bella mossa.

Antonio di Pietro, comunica con i cittadini attraverso il suo blog. E' democratico, è istruttivo.
Di Pietro viene troppo spesso dipinto dai media come un rompiscatole. Forse anche per questo mi è simpatico. Forse non dice cose sbagliate. Forse dovremmo leggere ed ascoltare quello che ha da dire.
Non condivido tutto, ma apprezzo molto di ciò che dice e fa.
Ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio. Secondo me dovrebbe essere diffusa. E reinviata a Prodi, sottoscritta anche da noi!





"Lettera a Prodi" di Antonio Di Pietro 23 Gennaio 2008
Tieniti aggiornato: http://www.antoniodipietro.com/iscrizione.php


Possiamo supporre che, ancora una volta, nulla cambierà in meglio.
Il desiderio di cambiare pianeta si fa ogni giorno più forte.

martedì 22 gennaio 2008

"I" COME INFORMATICA

Da non credere. E come sempre, se non fosse tragico, sarebbe comico.
Mi sono imbattuta quasi per caso nel CNIPA, il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione.
Meraviglioso!

In particolare mi ha colpita l'OOS, Osservatorio Open Source (giuro!), che "svolge un’importante funzione di catalizzatore delle "best practice" e della conoscenza in materia di open source".

Qualcuno si è infatti accorto che "la distribuzione ed evoluzione del software OS può [infatti]determinare una serie di vantaggi in termini di contenimento dei prezzi, trasparenza e sicurezza, non dipendenza da un unico fornitore, elevata riusabilità, accessibilità per le piccole realtà di sviluppo".

Il meglio viene adesso. Poteva mancare una apposita commissione?
"Allo scopo di esaminare gli aspetti tecnici, economici ed organizzativi legati all’utilizzo dell’open source nella PA, con Decreto Ministerialeo del 31 ottobre 2002, è stata istituita la “Commissione per il software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione”. L’attività della Commissione si è sviluppata attraverso una serie di audizioni effettuate con associazioni di categoria, operatori pubblici e privati del settore ed esperti della materia. Il lavoro della Commissione ha portato alla pubblicazione dell’"Indagine conoscitiva sul software open source" che - accanto ad un quadro generale che sintetizza le informazioni raccolte sui principali prodotti OS presenti sul mercato e le politiche adottate nei principali paesi industrializzati - contiene alcune proposte concrete per favorire la diffusione del software open source nella PA italiana."

Attenzione alle proposte!
  • le PA non devono vietare né penalizzare l’utilizzo di pacchetti open source: il criterio che deve valere al momento della selezione di una soluzione software è quello del value for money;
Il testo completo è qui. Fantastico.
Non uno che abbia detto:
"Per iniziare, scaricatevi tutti Open Office ed Usatelo! ... e già che ci siete, scaricate anche Skype".
Con il modico investimento costituito da una cuffietta con microfono (12 Euro?) da collegare al PC, gli uffici pubblici potrebbero essere in contatto tra loro "gratis".
Macché.

Istituiscono una "commissione". Predispongono pagine di piani e progetti che probabilmente nessuno leggerà mai.
Davvero mirabile. D'altra parte, "i" sta per Informatica ed anche per Innovazione.
Ma pensare alla Pubblica Amministrazione in Italia evoca piuttosto "Immobilità".



lunedì 21 gennaio 2008

lunedì 14 gennaio 2008

LATITANZA AD OLTRANZA

La latitanza continua.
Mi allontano, anche fisicamente, da casa.



Lascio indovinare la meta.

Lo so, non è semplice. Gli indizi sono davvero confusi ed ambigui.

sabato 5 gennaio 2008

PILLOLE DI SAGGEZZA

Fate tesoro
degli errori degli altri,
perché voi
non avrete la possibilità
di commetterli tutti!

(Anonimo?)

mercoledì 2 gennaio 2008

UN SORRISO ... SORNIONE

Un filmato molto divertente dedicato a chi sa cosa significa vivere con un gatto.