I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

domenica 30 marzo 2008

LIBERI DI PENSARE

Ho "rubato" la prefazione a "Perché non sono cristiano", di Bertrand Russell

Nulla da aggiungere, condivido in pieno.

"Si è detto che la mia avversione all'ortodossia religiosa si sia attenuata. Questa voce è completamente infondata. Penso che tutte le grandi religioni del mondo: buddismo, induismo, cristianesimo, islamismo e comunismo, siano, a un tempo, false e dannose. A rigor di logica, poiché contrastano fra loro, non più di una dovrebbe essere quella vera. Con pochissime eccezioni, la religione che l'uomo accetta è la stessa professata dalla comunità dove vive, sicché è l’influenza dell'ambiente che lo spinge ad accettarla. E’ vero che gli scolastici inventarono argomenti logici per provare l'esistenza di Dio, e che questi vennero accettati da molti eminenti filosofi; ma si appoggiavano alla logica aristotelica, ora rigettata da quasi tutti i pensatori, tranne certuni, come i cattolici. Uno di questi argomenti non assolutamente logico: l’argomento del fine delle cose, che, peraltro, fu demolito da Darwin; e, in ogni caso, potrebbe divenire logicamente accettabile a condizione che si neghi l'onnipotenza di Dio.
Lasciando da parte la logica, trovo strano si possa pensare che una divinità onnipotente, onnisciente e benevola abbia preparato il mondo da nebulose senza vita, in tanti milioni di anni, per poi ritenersi soddisfatta dall'apparizione finale di Hitler, Stalin e della bomba H. Una cosa è chiedersi se una religione è vera, altra se è utile. Io sono fermamente convinto ce le religioni, come sono dannose, così sono false. Il danno arrecato da una religione è di due specie: uno dipende dalla natura generica della fede, l’altro dalla natura particolare dei dogmi accettati. Per quanto riguarda la natura della fede, si ritiene virtuoso credere, avere cioè una convinzione che non tentenna di fronte a evidenze contrarie, e se 1'evidenza contraria fa sorgere dubbi, ritenere di doverli sopprimere. Per tali motivi, non si permette ai giovani di ascoltare discussioni, in Russia, a favore del capitalismo, o, in America, a favore del comunismo. Questo conserva la fede di entrambi intatta e pronta per una guerra micidiale. La convinzione che è importante credere questo o quello senza ammettere libere indagini, è comune a quasi tutte le religioni, e ispira tutti i sistemi di educazione statale. Ne consegue che il pensiero dei giovani viene soffocato e indirizzato a una fanatica ostilità contro coloro che hanno altri fanatismi e, anche più violentemente, contro coloro che a qualsiasi fanatismo si oppongono.
L'inveterata consuetudine di basare le convinzioni sull'evidenza e di dare ad esse soltanto quel grado di certezza, che l'evidenza garantisce, sarebbe un rimedio, se divenisse generale, per tutti i mali che affliggono il mondo.
Attualmente, però, nella maggior parte dei paesi, l'educazione mira a impedire lo sviluppo di tale consuetudine e gli uomini che si rifiutano di credere in sistemi basati su dogmi infondati, non sono ritenuti idonei all'educazione della gioventù. I Mali che ci sovrastano non sono prerogativa di un particolare credo, ma sono caratteristici, indistintamente di qualsiasi credo dogmatico.
Nella maggior parte delle religioni ci sono, inoltre, specifiche dottrine etiche che arrecano un danno ben determinato. Se la condanna del cattolicesimo al controllo delle nascite potesse prevalere, essa renderebbe impossibile la diminuzione della povertà e l'abolizione delle guerre. La credenza indù che la vacca sia un animale sacro e che per la vedova sia immorale risposarsi è fonte di inutili sofferenze. Il dogma comunista nella dittatura di una minoranza ha causato orrori senza fine. Si sente dire che soltanto il fanatismo può rendere efficiente un gruppo sociale. Ma questo dogma è in contrasto con le lezioni della storia. In ogni caso, soltanto coloro che servilmente adorano il successo possono, credere che l'efficienza sia di per se stessa cosa ammirevole senza tener conto di quanto sangue essa grondi. Da parte mia, penso che è meglio fare un poco di bene piuttosto che molto male.

Il mondo che io auspico dovrebbe essere libero da faziose incomprensioni, e consapevole che la felicità per tutti nasce dalla collaborazione e non dalla discordia.

L'educazione dovrebbe mirare alla libertà della mente dei giovani, e non al suo imprigionamento in una rigida armatura di dogmi destinati a protteggerla, nella vita, contro i pericoli dell'evidenza imparziale. Il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano".

sabato 29 marzo 2008

CERTEZZE


« Il problema dell'umanità è
che gli stupidi sono strasicuri,
mentre gli intelligenti
sono pieni di dubbi. »
(Bertrand Russell)

venerdì 28 marzo 2008

AGENDA SETTING

Sento parlare di Tibet e Olimpiadi. E non ne so abbastanza.
According to the Olympic Movement, i membri dello stesso portano avanti una vasta gamma di programmi e progetti che portano in vita i valori Olimpici.
Bello! E quali sono questi valori?


Pare che l'obiettivo dell'Olympic Movement sia quello di contribuire alla costruzione di un mondo pacifico e migliore educando i giovani attraverso lo sport praticato, senza discriminazioni di alcun tipo e in accordo con lo spirito Olimpico, che richiede comprensione reciproca in uno spirito di amicizia, solidarietà e correttezza.


A ri-bello!
E perché allora boicottare le olimpiadi Cinesi?


09.08.2007 Ad un anno dalle Olimpiadi, ieri la polizia cinese ha trattenuto per alcune ore i giornalisti di "Reporters sans frontières" (Rsf) che hanno promosso una manifestazione nella quale accusavano il governo cinese di non aver mantenuto le promesse in materia diritti umani e libertà di espressione fatte nel 2001 a Mosca quando i Giochi Olimpici del 2008 furono assegnati alla Cina. I rappresentanti di Rsf stavano tenendo una conferenza stampa non autorizzata davanti alla sede del Comitato organizzatore dei Giochi (Bocog) a Pechino indossando magliette con le manette al posto dei cerchi olimpici. "Non chiediamo il boicottaggio dei Giochi: chiediamo solo fatti concreti, come la liberazione dei prigionieri politici, la liberalizzazione del web e la fine delle interferenze sulle trasmissioni radio sgradite" - ha detto il responsabile di Rsf per l'Asia. Anche Amnesty International e Human Rights Watch hanno reso noto in questi giorni i loro rapporti dove denunciano le violazioni dei diritti civili in Cina.


...
Notizie confuse e contraddittorie continuano ad arrivare dal Tibet, come sempre accade quando le voci devono filtrare attraverso le maglie di una pesantissima censura come quella imposta dal governo cinese.
Quel che è certo, è che la strategia di Pechino nell'affrontare le rivolte popolari è cambiata. Nello Xingjiang, la regione ai confini con l'Afghanistan dove a ribellarsi è la popolazione musulmana, si utilizzano gli idranti per sedare le proteste. In una zona dove la temperatura può arrivare a 12-15 gradi sotto lo zero la folla viene circondata, inzuppata e lasciata congelare in strada in modo da attribuire i decessi alle rigide temperature, in Tibet si spara ad alzo zero per le strade.
Proprio nei giorni in cui, da Washington, la Cina viene depennata dalla lista nera dei paesi che violano gravemente i diritti umani.






Il Tibet (una Nazione che un tempo aveva una propria bandiera, la propria moneta, cultura e religione, ...) è occupato dalla Cina. Non da oggi.
Nel 1949, dopo la fondazione dello stato Comunista, l'esercito cinese lo invase, sopraffacendo la debole resistenza del popolo tibetano.
Il Tibet è importante per la Cina per le solite ragioni economiche e strategiche, oltre che per le ambizioni imperialiste del partito Comunista.
Nel marzo del 1959 i Tibetani insorsero contro l'occupazione cinese. La rivolta fu subito repressa brutalmente, ed il Dalai Lama fuggì in India, seguito da più di 80.000 Tibetani.
Decine di migliaia di Tibetani rimasti in patria furono uccisi o imprigionati. Un numero imprecisato, ma certamente diverse centinaia di migliaia di persone sono morte (di stenti, a seguito di torture o assassinate), come diretta conseguenza della politica cinese dal 1949 ad oggi.



Nel marzo del 2008, alla vigilia dell'apertura dei giochi Olimpici, la questione tibetana torna in agenda, purtroppo senza buone nuove.
Per poi tornare probabilmente nel comodo dimenticatoio, tra le tristi realtà che non ci riguardano. E continueremo ad occuparci della questione cinese in relazione a scarpe e moda "made in Italy".

giovedì 27 marzo 2008

BUONA CREANZA

Lo ammetto, è di pessimo gusto. Non è educato, non si fa.
Essere distruttivi gratuitamente non sta bene. Criticare in negativo è facile. Sono capaci tutti. Con il mero disprezzo non si ottengono cambiamenti in meglio. Servono critiche mirate ed oggettive, condite da argomentazioni imparziali, distaccate e convincenti.
Proposte concrete e fattive, ci vogliono. Sempre presentare un'alternativa accettabile, mai limitarsi a squalificare l'altro, saper cogliere quanto di positivo c'è in ogni persona, organizzazione, istituzione.
I gestacci vanno oltre l'accettabile decenza, vivaddio!

E' giunta a me questa inquadratura singolare. Ho sorriso (molto, lo ammetto). Ed ho pensato di condividerla con chi sa apprezzare l'arte, oltre la forma.

giovedì 20 marzo 2008

SAGGEZZA E JET-LAG


La saggezza all'autore (immagine rubata da un muro all'Habana).

Il Jet-Lag (o piuttosto la cronica carenza di sonno) ai miei neuroni, incapaci di produrre un pensiero autonomo e sensato (la frase ha un senso compiuto?).