I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
****
I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

mercoledì 10 dicembre 2008

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI (Parigi, 10.12.1948)

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani oggi compie 60 anni.
In appendice al libro "Buskashì, viaggio dentro la guerra", Gino Strada auspica che il testo della Dichiarazione universale dei diritti umani, firmata a Parigi il 10 dicembre 1948, sia letto e meditato da tutti.
Perché ad oggi non c'è uno Stato al Mondo che abbia adottato ed applichi in pieno i 30 articoli che la costituiscono.
Dice Gino: "Mi piacerebbe, anzi, che ce ne fosse una versione plastificata, di piccolo formato, da tenere nel portafogli con la carta di identità e la tessera del gruppo sanguigno".



Ecco il testo da scaricare e stampare ...

Un foglio formato A4 (stampa fronte/retro)
Formato A4 - 2 pagine




Un "libricino" (stampa fronte/retro su foglio A4, e poi ... ritaglia!)
Libricino da stampare fronte/retro su foglio A4 e poi ritagliare e rilegare




... e da leggere:

Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani

Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è stampato nelle pagine seguenti.
Dopo questa solenne deliberazione, l’Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal uopo, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali della Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue gli fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione.
Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russa e spagnola. Il testo usato qui di seguito è identico a quello approvato dal governo Italiano.

Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’eguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, e hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà.
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;


L’Assemblea Generale
proclama

La presente dichiarazione universale
dei Diritti Umani

come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni; al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.


Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza limitazione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
Articolo 8
Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
Articolo 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.
Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
Articolo 13
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. 2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.
Articolo 15
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
Articolo 17
1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Articolo 20
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione.
Articolo 21
1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha il diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.
Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
Articolo 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite
Articolo 25
1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della sua stessa protezione sociale.
Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 27
1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, a godere delle arti e a partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
Articolo 29
1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento ed il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante a alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati.




lunedì 24 novembre 2008

mercoledì 19 novembre 2008

SFUMATURE

Per caso oggi ho incontrato una curiosa "somiglianza".
Cercavo un sito del Partito "Per il Bene Comune", che, nonostante non molti ne siano al corrente, era presente alle scorse elezioni politiche con un programma ed una struttura piuttosto rivoluzionari (abituati come siamo al più bieco immobilismo conservatore), e che è tutt'ora attivo.

Per errore ho digitato l'URL sbagliato: perilbenecomune.it,



anziché perilbenecomune.net



Una coincidenza? O un'abile trovata per "dirottare" anche quella scarsa percentuale di pubblico che cerca le informazioni nella rete e non si limita a subire i mass media?

Come disse un amico una sera, sotto l'effetto evidente di una dose massiccia di sostanze alcooliche: "Ai postumi l'ardua sentenza".

lunedì 17 novembre 2008

sabato 15 novembre 2008

INDIFFERENZA

domenica 9 novembre 2008

EL PUEBLO, UNIDO ...

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.

Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò

...

El pueblo unido jamás será vencido
(Il popolo unito non sarà mai vinto)

giovedì 6 novembre 2008

A PROPOSITO DI CAMBIAMENTO

ANSA - L'Aula della Camera ha bocciato gli emendamenti soppressivi del "lodo Carnevale". Quindi la norma si considera approvata. Il provvedimento - passato con 253 si', 226 no e 8 astenuti - consente di aspirare ad arrivare ai vertici della magistratura ai magistrati che, pur avendo gia' compiuto i 75 anni, massimo dell'eta' pensionabile, siano stati sospesi e poi rimessi in ruolo dopo una sentenza di proscioglimento.
5 NOVEMBRE, da: ansa.it

Chi mi dice quale vantaggio possa trarre il cittadino da una norma del genere?
Naturalmente approvata nel nome dell'interesse pubblico e del bene comune. Non c'è dubbio alcuno.
(Ora vomito).

Carnevale in Cassazione, Falcone e Borsellino al Cimitero
... infilato nella norma che incentiva i magistrati che si recano nelle sedi disagiate con aumenti di stipendio, hanno inserito un piccolo codicillo che abroga una norma approvata nel 2007 dal governo Prodi.
Cosa diceva quella norma? Che i magistrati non possono ricoprire incarichi direttivi oltre i 75 anni se sono stati reintegrati in base alla legge che consentiva ai funzionari pubblici, sospesi o dimissionari per processi o condanne, che poi venivano assolti e potevano essere reintegrati.
In caso di reintegro, comunque il magistrato non può ricoprire incarichi direttivi se ha compiuto 75 anni.
Uno dirà: "ma di chi stanno parlando? Fate nomi e cognomi!".
Chi è il magistrato che è stato reintegrato dopo che si era dimesso perché era stato condannato, poi era stato assolto ed è ritornato in carica e ha compiuto 75 anni? Non ce ne sono mica tanti: ce n'è uno.
Si chiama Corrado Carnevale.
E' una vecchia conoscenza, soprattutto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che lo consideravano l'avversario numero uno.
Subito dopo la mafia c'era colui che alla presidenza della prima sezione penale della Cassazione si incaricava di cassare, annullare, decine di sentenze di condanna emesse dai giudici di Palermo nei confronti dei capi mafia.
Ma non solo di quelle di Palermo: assolveva anche i clan processati e condannati a Torino, ad esempio.
Sempre con cavilli, virgole mancanti, timbri incompleti. Era il re del garbuglio. Lo chiamavano "l'ammazza sentenze".
Secondo alcuni testimoni, suoi colleghi in Cassazione e alcuni pentiti di mafia questo signore non annullava le sentenze perché andavano annullate ma perché era d'accordo con la mafia.
Si è fatto un processo, Carnevale è stato assolto in primo grado, condannato in appello e poi la Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza.
Senza rinvio vuol dire che non ha disposto un nuovo processo in appello, come spesso avviene, ha annullato definitivamente stabilendo che le prove utilizzate dalla Corte d'Appello, quelle decisive, non erano più utilizzabili.
Come mai? Dei colleghi di Carnevale in Cassazione, che raccontavano di come lui facesse pressioni per ottenere l'annullamento delle condanne dei mafiosi anche quando non c'entrava niente perché non presiedeva il collegio - figurarsi quando lo presiedeva... c'erano racconti di suoi colleghi che dicevano: "quando eravamo in camera di consiglio lui ci diceva di annullare". Ma anche quando non era in camera di consiglio chiamava alcuni colleghi e diceva: "mi raccomando, annullate".
La Corte ritiene utilizzabili queste dichiarazioni nel senso che ritiene, come si era sempre ritenuto fino a quel momento, che se in camera di consiglio dove vige il segreto più assoluto - nessuno può rivelare cosa succede in camera di consiglio - si commettono dei reati, metti che il presidente malmena uno degli altri giudici, il giudice quando esce con l'occhio nero potrà dire "mi ha menato il presidente"... anche se la camera di consiglio è segreta, se si tratta di scoprire se sono stati commessi dei reati e chi li ha commessi si può divulgare cosa è avvenuto.
La Cassazione, sconvolgendo e ribaltando questa impostazione originaria, ha detto no: "non si può rivelare nulla della camera di consiglio, nemmeno quando si tratta di processare qualcuno per qualcosa fatto all'interno della camera di consiglio". ...



mercoledì 5 novembre 2008

CHANGE WE NEED

Non so se sarà davvero un bene, non so se sia all'altezza delle promesse (espresse o solo sperate).
Una certezza ce l'ho: abbiamo bisogno di cambiare, in modo radicale.
Non è il colore che fa la differenza, non è il genere.
Sono le idee, e soprattutto le azioni.
Abbiamo bisogno di cambiare. Tutti.



E per davvero.
Saremo mai capaci di farlo?

domenica 2 novembre 2008

SALTI NEL BUIO

giovedì 30 ottobre 2008

NOSTALGIA CANAGLIA



Cosa c'entra questo cielo lucido
Che non è mai stato così blu
E chi se ne frega delle nuvole
Mentre qui manchi tu

Pomeriggio spompo di domenica
Come fanno gli altri a stare su
Non arriva neanche un po' di musica
Quando qui manchi tu

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

Cosa c'entra quel tramonto inutile
Non ha l'aria di finire più
E ci tiene a dare il suo spettacolo
Mentre qui manchi tu

Così solo da provare panico
E c'è qualcun'altro qui con me
Devo avere proprio un aria stupida
Sai come è manchi te

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Dev'esserci un modo per lasciarmi andare

Cosa c'entra questa notte giovane
Non mi cambia niente la tv
E che tristezza che mi fa quel comico
Quando qui manchi tu

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Dev'esserci un modo per lasciarmi andare.

Luciano Ligabue - Il mio pensiero

mercoledì 29 ottobre 2008

LA RELATIVITA' DELL'ETICA

Cronaca locale: alcuni dipendenti di un supermercato vengono accusati di furto.
Colti in flagrante, le indagini avviate a seguito di una denuncia dell'azienda.
Non entro nel merito della questione, tutt'ora aperta.
Colpiscono (e preoccupano) le dichiarazioni degli interessati, che si lamentano di "essere stati trattati come delinquenti".
Il codice penale se non erro prevede il reato di furto. In questo caso aggravato.
Prevede l'arresto in flagranza di reato. Prevede una pena.
Il codice di procedura penale prevede le modalità con le quali l'autorità giudiziaria deve comportarsi in questi casi.
Legge uguale per tutti ("Lodo" Alfano docet).
"Nemmeno avessimo commesso un omicidio o spacciato droga", lamenta uno degli indagati.
Mi risulta che a seconda del reato i codici penale e di procedura prevedano "conseguenze" specifiche. Furto è reato. Chi lo commette deve essere perseguito. A norma di legge.
Ma forse, in un Paese in cui rubare a vario titolo e con diverse modalità è l'attività preferita dei più, in cui gli amministratori ed i rappresentanti dei cittadini per primi danno il "buon esempio", gridando al complotto e alla persecuzione ogniqualvolta vengono sospettati, inquisiti, condannati per reati vari, la percezione di legalità è un tantino adulterata.
Non mi piace. Per niente.

ARCO - Ieri era corsa la voce che Eurospar di Arco stesse proponendo ai dipendenti denunciati per furto di licenziarsi in cambio di un ritiro della denuncia. E che alcuni avessero già accettato. Nega assolutamente la circostanza Angelo Pigatto, responsabile delle risorse umane del gruppo Aspiag di Eurospar. «Non c'è in atto - dice - nessuna azione di questo tipo. Non c'è nessun baratto. Per i cinque che erano stati arrestati è in corso la sospensione cautelare attraverso la quale anche i dipendenti possono produrre le loro giustificazioni; non sappiamo nemmeno chi siano invece i dieci denunciati per furto. Nei confronti di questi non ci siamo ancora mossi, quando tutto sarà appurato con chiarezza e si arriverà a delle certezze, solo allora procederemo anche con loro con la sospensione cautelare dal servizio». Ha destato parecchio stupore nel Basso Sarca l'operazione Backdoor che ha portato in cella per un giorno cinque dipendenti sorpresi a portare via merce dal magazzino sul retro del supermercato: Giorgio Dalla Bona 43 anni di Arco, Andrea Riccadonna 32 anni di Arco, Cristian Ferrari 25 anni di Trento, Marika Betta 30 anni di Rovereto e Arianna Tonoli 29 anni di Riva.
Altri dieci sono stati denunciati a piede libero.
Per scoprire quanto avveniva i carabinieri della compagnia di Riva hanno utilizzato delle telecamere nascoste. In tutto sono 15 su una cinquantina i dipendenti.
I cinque colti in flagrante, secondo quanto verificato dai militari, avevano con loro circa 1.300 euro di merce. I furti sarebbero iniziati da due anni e mezzo.
Dal 2006 infatti all'Eurospar di Arco i conti non tornavano.
Le perdite di fatturato, considerate fisiologiche tra lo 0,3 e lo 0,5% perché imputabili a merce danneggiata o al taccheggio di clienti, erano balzate all'1,90% nel 2008. In termini monetari, gli ammanchi complessivi ammonterebbero a circa 300 mila euro.
Ieri Giorgio Dallabona si è lamentato per il trattamento subito dalla stampa.
Si è limitato a dire: «Siamo stati trattati come criminali come dei disperati ma le cose non stanno così».
Uno dei responsabili di sede di Arco, solo indagato, non ha voluto spiegare nulla. Arianna Tonoli ha dichiarato alla stampa che si trattava di merce «destinata a finire tra i rifiuti» e che quindi sarebbe stato montato un caso del tutto esagerato.
Anche Andrea Riccadonna ha deplorato il fatto di «essere stati trattati alla stregua dei peggiori delinquenti, nemmeno avessimo commesso un omicidio o spacciato droga. Potevano esserci altri modi per affrontare le cose. Si poteva risolverla internamente all'azienda».
da: Quotidiano l'Adige del 27.10.2008

La vicenda dei cinque commessi sorpresi dai carabinieri di Riva del Garda a portare via merce dal magazzino dell'Eurospar di via Cavallo ad Arco continua a tenere banco nel Basso Sarca. Nell'operazione, denominata «Back Door» e partita in seguito da una denuncia presentata in estate dalla direzione della società che gestisce il supermercato, sono finiti altri dieci dipendenti, denunciati a piede libero. Tutti sono chiamati a rispondere di furto aggravato e continuato in concorso. Quando i militari dell'Arma hanno chiuso l'indagine (condotta con appostamenti e riprese video), cogliendo in flagranza i cinque (da cui l'arresto), pronti a prendere... il volo c'erano 1.300 euro di merce. La quota di alimentari (nel pacco anche biancheria per la casa, dvd, cd e un piccolo stereo) è stata devoluta dall'Eurospar al convento dei frati di Massone. Gli arrestati sono comunque già stati scarcerati, ma non sono tornati al lavoro, perché sospesi. Già venerdì scorso erano stati sentiti dal magistrato, si erano però avvalsi della facoltà di non rispondere. «Per il momento possiamo muoverci su informazioni certe e quindi abbiamo disposto la sospensione cautelare solo per i cinque dipendenti di Arco che erano stati arrestati, anche per consentire loro di preparare la difesa. Degli altri dieci denunciati, mancando una notifica formale, non sappiamo neppure i nomi». Così Angelo Pigatto, responsabile risorse umane dell'Aspiag Service srl, che abbiamo raggiunto telefonicamente nella sede centrale della società a Mestrino, in provincia di Padova. [...] Nel caso venisse giudizialmente accertata la responsabilità dei dipendenti indagati, scatterebbe per loro il licenziamento? «In questo caso si tratterebbe di giusta causa. Ma, naturalmente, bisogna attendere gli esiti dell'inchiesta». [...]
da: Quotidiano l'Adige del 28.10.2008

mercoledì 22 ottobre 2008

LODO SCHIFOS ... ehm ... LODO ALFANO


Oppure vai nella sede del tuo Comune
(ufficio elettorale o Ufficio Relazioni con il Pubblico),
con la tua carta di identità.

Legge 23 luglio 2008, n. 124
"Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato "
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008
--------------------------------------------------------------------------------
Art. 1.

1. Salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, di Presidente del Senato della Repubblica, di Presidente della Camera dei deputati e di Presidente del Consiglio dei ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione.

2. L’imputato o il suo difensore munito di procura speciale può rinunciare in ogni momento alla sospensione.

3. La sospensione non impedisce al giudice, ove ne ricorrano i presupposti, di provvedere, ai sensi degli articoli 392 e 467 del codice di procedura penale, per l’assunzione delle prove non rinviabili.

4. Si applicano le disposizioni dell’articolo 159 del codice penale.

5. La sospensione opera per l’intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura né si applica in caso di successiva investitura in altra delle cariche o delle funzioni.

6. Nel caso di sospensione, non si applica la disposizione dell’articolo 75, comma 3, del codice di procedura penale. Quando la parte civile trasferisce l’azione in sede civile, i termini per comparire, di cui all’articolo 163-bis del codice di procedura civile, sono ridotti alla metà, e il giudice fissa l’ordine di trattazione delle cause dando precedenza al processo relativo all’azione trasferita.

7. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche ai processi penali in corso, in ogni fase, stato o grado, alla data di entrata in vigore della presente legge.

8. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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Costituzione della Repubblica italiana

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese

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IL TESTO DEL QUESITO REFERENDARIO

"Volete voi che sia abrogata la legge 23 luglio 2008, n. 124, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008, recante 'Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato?'".

Servono firme per indire il referendum.
E serve grande partecipazione e tanti "SI'" per abrogare questa legge monoarticolo "puzzolente".


RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM ABROGATIVO
DEL COSIDDETTO “LODO” ALFANO

ELENCO “GAZEBO” TRENTINO

Trento
Martedì 21/10 dalle 10.00 alle 20.00 Via Mazzini ang/Via S.Trinità
Mercoledì 22/10 “ Piazza Pasi
Giovedì 23/10 “ Via Oriola ang/Via Malaga
Venerdì 24/10 “ Via Belenzani (libreria)

Rovereto
Martedì 21/10 dalle 9.00 alle 12.30 Piazza Nazario Sauro
Martedì 11/11 dalle 9.00 alle 12.30 Via Mazzini ang/Via Scuole
Martedì 18/11 dalle 9.00 alle 12.30 “

Mori
Giovedì 23/10 dalle 9.00 alle 12.30 Zona mercato

Arco
Mercoledì 22/10 dalle 9.00 alle 13.00 Piazza 3 Novembre (presso i portici)

Avio
Venerdì 24/10 dalle 9.00 alle 12.30 P.zza Vitt. Emanuele



giovedì 16 ottobre 2008

TITOLO CERCASI

Non trovo una definizione, una presentazione, per questo video.
Non mi piace il concetto che rappresenta, ma la coreogrfia è davvero notevole.

mercoledì 15 ottobre 2008

VATICANO S.p.A. - Licenziarsi?

Un gesto simbolico? Inutile? Scioccamente "ribelle"?

25 ottobre 2008, Giornata dello Sbattezzo


Quando per la prima volta ho letto in merito alla possibilità di "sbattezzarsi" ho pensato: "E perché, poi? Se non mi importa della Chiesa, se non credo in un Dio qualsiasi, non è un po' d'acqua sulla testa che fa la differenza. Lo sbattezzo? Che scempiaggine".
Poi però ho ragionato in modo diverso. Rimango nella convinzione che lo Stato Vaticano attraverso i propri portavoce possa predicare ciò che ritiene più opportuno. Per lo più non mi riguarda. Decidessero che i Cattolici sono tenuti a circolare ogni primo sabato del mese vestiti da pinguini gialli, saltellando sul solo piede sinistro ed urlando "Chicchiricchì" ogni 15 minuti, la cosa mi lascerebbe del tutto indifferente.
Ben diverso è però il caso in cui questa pratica peculiare,seppure apparentemente innocua, fosse prevista come obbligo da una legge dello Stato Italiano.
In questo caso mi intereserebbe direttamente. E potrei avere qualcosa da ridire in merito.
Su quali leve si basa l'indiscutibile potere del Vaticano? Oltre ad una fitta rete di relazioni più o meno diplomatiche e ad un consistente patrimonio, la Chiesa si fa forte di milioni di persone che a qualche titolo può dichiarare le "appartengano". Poco importa se i Cattolici siano poi credenti, osservanti, bigotti, semplicemente passivi ... Sono tanti. E chi è Cattolico? Chi ha subito una o più volte nella vita qualche sacramento.
Orbene.
Se chi non sente propria questa appartenenza può dichiararlo pubblicamente. E' un modo per dire "Cara Chiesa, dì quel che ti pare - nei limiti della legalità, possibilmente! - ma sappi che a me non importa. Quindi non pensare di influenzare lo Stato, che deve restare laico e seguire principi diversi dalle superstizioni.
Se poi qualche mente illuminata dovesse pronunciare frasi intelligenti e logiche, niente vieta di sentirsi d'accordo con queste.

Non so se il 25 ottobre invierò la raccomandata in questione. Certamente trovo non sia un'idea stupida tout court.

COSA BISOGNA FARE PER NON ESSERE CONSIDERATI PIÙ CATTOLICI?
Chi conosce la parrocchia presso la quale si è stati battezzati deve semplicemente scrivere una lettera al parroco con la quale si chiede che sia annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica.
La lettera deve essere inviata per raccomandata a.r. allegando la fotocopia del documento d’identità.
Non è necessario fornire alcuna motivazione.
...
Se non si conosce la parrocchia, la prima strada è quella di fare una ricerca sul portale parrocchie.it: qualora vi fossero dubbi tra più parrocchie si può provare a chiedere un aiuto a soslaicita@uaar.it.
Qualora l’esito fosse infruttuoso bisogna inviare una richiesta al parroco dove è stata impartita la prima comunione (a partire dal 1984) o la cresima, chiedendogli di provvedere all’annotazione della richiesta sui documenti che attestano la somministrazione di questi sacramenti.
In alternativa, se ci si è sposati con il rito concordatario, si può anche inviare una richiesta alla parrocchia delle nozze, chiedendo di conoscere la parrocchia di battesimo.
Sbattezzarsi è rapido e semplice. Nel caso, piuttosto raro, che vengano frapposti degli ostacoli, consigliamo di consultare le FAQ, che contengono le risposte alle domande più ricorrenti sull’argomento: qualora i dubbi persistano, potete inviare un messaggio a soslaicita@uaar.it per ottenere una consulenza sull’argomento.
Ricordiamo che - in mancanza di risposta da parte della parrocchia - è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali.
Tutti i ricorsi presentati finora si sono conclusi con esito positivo.


Divertente questo articolo del caustico Pino Corrias.


giovedì 9 ottobre 2008

9 OTTOBRE 1963


45 anni fa ...



Non posso fare a meno di pensare alle rassicurazioni che sempre le fonti ufficiali sciorinano al pubblico, nelle occasioni più disparate.
Nucleare? - "Sicurissimo!"
OGM? - "Nessun pericolo!"
Inquinamento elettromagnetico? - "Indispensabile, ed innocuo!"
Le varie "TAV"? - "Imprescindibili, e ad impatto zero!"
... e così via.

Proprio non riusciamo ad imparare dalla storia.
Ciao, Longarone.


Vajont.net


Ed ecco che ne è stato della memoria:
Se 'a livella non funziona per i morti del Vajont

domenica 28 settembre 2008

AFFA ... GIUOLO



Non è necessario possedere capacità critiche ed analitiche particolarmente sviluppate, né conoscenze specifiche in materia, per affermare che in Italia l'integrità è una dote quantomeno poco diffusa.

integrità
s.f.inv.
CO
1 l’essere integro, intatto; condizione di ciò che è completo di ogni sua parte, che non ha subito mutilazioni o danni: i. del patrimonio artistico, i. di un territorio assenza di contaminazioni, purezza: l’i. della lingua
2 del corpo umano, stato di buona salute ...
3 fig., rettitudine, onestà: i. di vita, di costumi, i. di un giudice l’essere incorrotto, non macchiato da colpa o sospetto: difendere l’i. del proprio onore


Etica e senso civico.
I grandi assenti in questa nostra Italia inconsapevole di essere disperata.

2008 CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
Indecisa tra il Canada e l'Australia per ragioni linguistiche, potrei aggiungere la Nuova Zelanda ai papabili Paesi per un prossimo trasferimento.
Quasi quasi cerco un corso di ... Maori!

Transparency International

giovedì 25 settembre 2008

MA CHI L'AVREBBE MAI DETTO ...

L'architetto Marco Angelini non si accontentava di avere una linea diretta con Silvano Grisenti.

Il «Richelieu» del Basso Sarca teneva rapporti con professionisti e amministratori in tutto il Trentino per aggiudicarsi lavori e appalti. Dal cellulare intercettato dalla guardia di finanza sono infatti emerse varie telefonate dalle quali «si evince - scrive il gip - che Angelini vanta un canale preferenziale di conoscenze, idoneo a consentire l'inserimento di membri tecnici della commissione di appalto, che possano aprire la via per l'aggiudicazione della gara».
Ma chi chiamava l'architetto di Arco? Contatti sono stati registrati con l'architetto Lamberto Amistadi , figlio del consigliere provinciale della Margherita Adelino , candidato per l'Upt alle elezioni del 26 ottobre. Il nome del professionista, laureatosi a Venezia, è salito alla ribalta della cronaca giusto un mese fa per la ristrutturazione di casa Amistadi a Roncone, paese di cui il padre fu sindaco: incarico affidato dalla giunta comunale il 25 agosto, progetto preliminare presentato il giorno dopo, in tempo per rispettare il termine del 31 agosto (in origine era il 31 luglio) posto dall'assessore provinciale margheritino ai lavori pubblici Mauro Gilmozzi per presentare domanda di contributo per i centri storici. Alle chiamate di Angelini rispondeva spesso l'architetto Massimo Leonardelli, suo socio nella «Civil re 2 srl», assessore comunale all'urbanistica di Coredo, già coordinatore della Margherita in val di Non e la scorsa estate entrato a far parte del consiglio di amministrazione del Mezzocorona calcio, il cui direttore generale, Monica Morandini , è pure candidata per le provinciali con l'Upt. Al vaglio degli inquirenti anche le telefonate con l'assessore ai lavori pubblici di Caldonazzo, Alberto Grassi.
«Ulteriori significativi contatti tesi a formare commissioni di gara compiacenti - si legge nell'ordinanza - sono quelli intrattenuti con Luigi Campostrini, responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Arco (nel frattempo ha assunto lo stesso incarico a Rovereto, ndr) al quale l'indagato suggerisce nominativi da inserire nelle commissioni di alcune gare».
Su Angelini due anni fa aveva concentrato la sua attenzione il consigliere provinciale Mauro Delladio (Forza Italia) che il 10 novembre 2006 aveva presentato una dettagliata interrogazione per sapere tutti gli incarichi ricevuti dal professionista arcense - «persona che secondo le cronache politiche sarebbe molto vicina all'assessore Grisenti» - alla luce del «ruolo venuto ad assumere negli ultimi anni, in particolare dal 2003 in poi». Dalla risposta del governatore Lorenzo Dellai emergevano i due incarichi (da 135.600 euro l'uno) di assistenza e supporto tecnico assegnati alla Civil Engineering per la predisposizione del patto territoriale Baldo-Garda (luglio 2003) e di quello della Predaia (agosto 2004). Per entrambi il gruppo di lavoro della società veniva coordinato da Marco Angelini: per il Baldo-Garda era stato ingaggiato anche Tiziano Salvaterra , destinato pochi mesi dopo a diventare assessore provinciale su chiamata di Dellai, per la Predaia Ernesto Rigoni, già direttore dell'Apt del Trentino. E in entrambi i casi aveva garantito il suo apporto Marco Raffaelli, presidente dell'Apt di Folgaria, titolare della società Macro di Volano, consulente turistico con incarichi ricevuti per lo studio di fattibilità per un centro acquatico a Trento, per l'indagine sul ruolo del Bondone come stazione turistica invernale e da Tesino Group per il progetto «Baite del Lagorai». Ma nel 2000 fecero discutere altri due incarichi assegnati alla Macro sas: il primo, per 244 milioni di lire, pagato dalla Provincia per il patto territoriale del Tesino e il secondo (48 milioni) dal comprensorio Alta Valsugana per «la riqualificazione delle aree prospicienti i laghi di Levico e Caldonazzo», praticamente lo stesso progetto di Angelini ora all'esame degli investigatori. E in entrambi i casi Raffaelli poteva contare sulla partnership di un consulente turistico di lusso: Mario Malossini.
da: l'Adige.it

INTERCETTAZIONI TUTTE TRENTINE

Il professionista gettonato dai Comuni 24/09/2008 15:21
Dal telefono di Angelini, intercettato dagli inquirenti, partivano chiamate non soltanto con Fabrizio Collini e presidente e direttore dell'Autobrennero, Silvano Grisenti e Carlo Costa, ma pure con alcuni amministratori locali

«Per quanto di competenza, da riscontri e verifiche effettuate nell'archivio degli incarichi professionali, all'architetto Marco Angelini risulta affidato un incarico in data 15 novembre 1991, riguardante la progettazione esecutiva del restauro della p.ed. n. 1153/1 nel comune catastale di Fiavé per un importo complessivo di 169.955.000 lire». Così il 27 febbraio 2007 il governatore Lorenzo Dellai rispondeva a un'interrogazione del consigliere provinciale Mauro Delladio (Forza Italia). In effetti il professionista di Arco, in carcere per l'inchiesta sugli appalti della procura della Repubblica e della guardia di finanza, non ha praticamente mai ricevuto incarichi diretti dalla Provincia. Per questo motivo gli investigatori stanno concentrando la loro attenzione su progetti, consulenze e direzioni lavori affidate all'architetto Angelini da Comuni e altri enti pubblici.
Finito in cella in qualità di progettista della riqualificazione dell'Istituto arcivescovile per sordi «Beato de Tschiderer», ora i finanzieri stanno concentrando la loro attenzione anche sugli altri incarichi pubblici affidati ad Angelini. Il professionista, secondo quanto finora emerso dalle indagini, è infatti sospettato di aver programmato alcuni interventi illeciti su nomine di commissioni di gara in modo da alterare a proprio favore l'esito dell'aggiudicazione di progetti e appalti. Dal telefono di Angelini, intercettato dagli inquirenti, partivano infatti chiamate non soltanto con l'imprenditore Fabrizio Collini e presidente e direttore dell'Autobrennero, Silvano Grisenti e Carlo Costa, ma pure con alcuni amministratori locali. Nel mirino c'è innanzitutto il mega progetto di riqualificazione dei laghi di Caldonazzo e Levico , un'opera da 31 milioni di euro che riguarda i territori dei comuni di Pergine, Levico, Tenna, Caldonazzo e Calceranica . Tre sono i progetti sovraccomunali: interventi sulle spiagge (5.760.000 euro), il riordino fondiario e la ripresa della viticoltura sul colle di Tenna (9.104.000 euro), la nuova rete sentieristica e ciclopedonale. Ciascun comune prevede inoltre interventi sul proprio territorio: il museo della miniera a Calceranica con ulteriori 800 metri di tracciato interno (1.360.000 euro), il polo culturale a palazzo Trapp a Caldonazzo (4.025.000 euro), il golf a Levico (9.033.000 euro), la riqualificazione di S.Cristoforo, della base nautica Cus e di palazzo Crivelli a Pergine (7.300.000 euro), a Tenna il forte e Le Terrazze. Ma nel municipio di Caldonazzo, nel quale si sono recati i finanzieri, Angelini ha anche ricevuto l'incarico di redigere il documento preliminare al piano regolatore generale. Atti e delibere sono stati acquisiti anche in Comune a Mezzocorona, probabilmente per il progetto della nuova scuola media, presentato a fine agosto 2006 da Angelini, un'opera da dieci milioni di euro a servizio anche dei territori di Roveré della Luna, Faedo, San Michele e Mezzocorona. Molti altri sono gli incarichi professionali ricevuti da enti pubblici negli ultimi due anni. Quest'anno, ad esempio, l'architetto arcense è stato nominato consulente per la variante al piano regolatore generale di Ala. Lo scorso 27 agosto la giunta Tomasoni gli ha affidato anche l'incarico per la progettazione esecutiva del nuovo centro sociale di S.Margherita. Le competenze in campo urbanistico di Angelini sono state ampiamente utilizzate pure a Storo, paese in cui ha trattato il Prg per oltre dieci anni, curandone prima l'adozione definitiva (1999) e firmando alla fine dell'anno scorso la variante in qualità di commissario ad acta. Analogo incarico ha svolto nel 2007 anche per il Prg di Pelugo . Di piani urbanistici l'architetto si è occupato negli ultimi 15 anni anche in valle di Ledro, in particolare a Molina, Pieve e Tiarno di Sopra. L'Unione dei Comuni ledrensi gli ha affidato la redazione del progetto del nuovo polo per la protezione civile (carabinieri, vigili del fuoco, soccorso alpino e croce rossa) previsto a servizio di tutta la valle a Pieve . A Nago-Torbole l'anno scorso la giunta comunale gli ha assegnato la progettazione definitiva della «riqualificazione dell'area circostante la Casa della Comunità di Nago», mentre a Dro si era occupato del progetto per il cimitero. Restando nella zona del Basso Sarca, è a firma Angelini il progetto di recupero di Palazzo Lutti-Salvadori a Riva del Garda per il quale la giunta comunale l'altroieri ha revocato la direzione lavori. Risalgono a quest'anno due incarichi ricevuti dal Comune di Borgo Valsugana : uno del valore di 10 mila euro per uno studio di fattibilità per lo sviluppo urbano del paese e del sistema dei parcheggi in centro storico; assieme all'Aia Engineering dell'ingegner Cesare Kurdoglu, pure coinvolto nell'inchiesta della procura, la Civil Engineering di Angelini si è inoltre aggiudicata la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di messa a norma e potenziamento della piscina di Borgo, prevalendo su altre venti offerte in forza di un ribasso record del 72,27% su una gara a base d'asta di 329 mila euro con un risparmio per l'amministrazione di 218 mila euro. Ad Angelini l'amministrazione di Pieve di Bono ha affidato la progettazione della caserma dei vigili del fuoco e la riqualificazione dell'area Vela. A Isera lo studio della Civil Engineering è stato invece incaricato dal Comune della redazione del progetto esecutivo e del coordinamento della sicurezza per i lavori di realizzazione di un garage interrato e della nuova aula magna. Anche per la scuola materna di Nave San Rocco , un'opera molto contestata in paese, la progettazione è stata assegnata all'architetto Angelini per un compenso pari a 245 mila euro. Ed avveniristico è stato definito il progetto presentato nel febbraio scorso a Vigo Rendena per realizzare il nuovo municipio con la canonica annessa.

da: l'Adige.it

mercoledì 24 settembre 2008

SCAMPOLI D'INFORMAZIONE

Propongo un TEST per chi, come me,
a) NON ha visto la puntata di "BluNotte" del 7 settembre scorso;
b) nel 1992 leggeva i giornali e/o ascoltava i telegiornali.

Titolo:
"Cosa ricordi di Tangentopoli"?
Svolgimento:
"Prendi carta e penna, scrivi rapidamente alcuni appunti sull'argomento"
Verifica:
"Ora guarda e ascolta i video qui sotto e confronta il contenuto con quanto hai scritto"
Conclusione:
"A ciascuno la sua. Pensare un po' fa sempre bene".

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"Blu Notte" - Domenica 7 settembre 2008
Prima Parte


"Blu Notte" - Domenica 7 settembre 2008
SecondaParte


"Blu Notte" - Domenica 7 settembre 2008
Terza Parte


"Blu Notte" - Domenica 7 settembre 2008
Quarta Parte


"Blu Notte" - Domenica 7 settembre 2008
Quinta Parte


"Blu Notte" - Domenica 7 settembre 2008
Sesta Parte

martedì 16 settembre 2008

PARADISO PERDUTO

TRENTINOPOLI: ARRESTATI MARCO ANGELINI, GIACOMINO OSELLA, GIUSEPPE TODESCA, GIUSEPPINA LEONARDI, FABRIZIO COLLINI
MARGHERITA COGO: "I POLITICI INDAGATI SI DIMETTANO DALLE RISPETTIVE CARICHE"
Indagati anche Mario Malossini e Silvano Grisenti. Per le condotte a sfondo sessuale (anche su minori) l'imprenditore Fabrizio Collini è stato colpito dall'emissione di un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare. Giuseppina Leonardi è agli arresti domiciliari

Dellai: "Sono stupito e preoccupato. Lo stupore nasce dal coinvolgimento nell'inchiesta anche di persone stimate"
16/09/2008 13:41
Un vero terremoto nel mondo imprenditoriale e politico trentino. La guardia di finanza ha arrestato questa mattina 5 persone di cui 4 sono in carcere e una è agli arresti domiciliari e ne ha denunciate altre 15 nell’ambito di un’indagine iniziata l’autunno scorso. Le ipotesi di reato per amministratori, dipendenti pubblici, imprenditori e professionisti sono quelle di turbativa d’asta e corruzione. Le indagini si riferiscono a episodi avvenuti nel 2007 e nel 2008 e si sono svolte a Trento e Milano con l’impiego di 115 militari. Sono comunque ancora in corso e gli arresti finora eseguiti rappresentano la conclusione di una prima fase. "L'ipotesi della Procura - ha spiegato il procuratore capo di Trento, Stefano Dragone - è che le modalità di gestione di alcuni appalti non fossero economicamente vantaggiose per gli uffici pubblici e si valuterà anche l'ipotesi di corruzione". In carcere, a Brescia, Padova, Vicenza e Verona, sono stati Marco Angelini, architetto della società trentina Civil Engineering, Fabrizio Collini, amministratore e socio della ditta di costruzioni di Trento Collini spa, Giacomino Osella, presidente di una società di trasporti pubblici trentina, l'Air (azienda intercomunale rotaliana) spa e Giuseppe Todesca, avvocato della stessa società. Si trova invece agli arresti domiciliari Giuseppina Leonardi, geometra della Civil Engineering. Gli indagati a piede libero sono Fabio Antolini, imprenditore edile della Ediiltione spa, Sergio Collini, della stessa Collini spa, Carlo Costa, direttore tecnico dell'A22, autostrada del Brennero, Giuseppe Grisenti, geometra della società trentina di progettazione Arca Engineering, il fratello Silvano Grisenti, presidente dell'A22 spa, Michele Groff, ingegnere dell'Arca Engineering, Fulvio Kapeller, imprenditore di una società trentina di pavimenti in legno, la Dkz srl, Cesare Kurdoglu, ingegnere dell'impresa trentina Aia Engineering srl, Dino Leonesi, dirigente della Provincia autonoma di Trento e presidente dell'istituto Beato de Tschiderer, ex istituto vescovile per sordi, il consigliere provinciale di Forza Italia Mario Malossini, Vigilio Nicolini, presidente del consorzio bim del Chiese ed ex assessore ai lavori pubblici provinciale, Aristide Nuzzi, contabile della Collini spa, Stefano Oberosler, imprenditore dell'azienda di costruzioni Oberosler cav. Pietro spa, Sussarellu Tommaso, dirigente della Provincia autonoma di Trento e Walter Zancan, ingegnere della società Geoingegneria. Per le condotte a sfondo sessuale, Fabrizio Collini è stato colpito dall'emissione di un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare.


Non so perché, non mi stupisco.
Non so come mai, sono convinta che nulla cambierà (non in meglio).
Non so se il 26 ottobre andrò a votare ...