I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

mercoledì 16 marzo 2011

POVERO RE

Dai dai, conta su...ah be, sì be....
- Ho visto un re.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un re!
- Ah, beh; si`, beh.



- Un re che piangeva seduto sulla sella
piangeva tante lacrime, ma tante che
bagnava anche il cavallo!
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; si`, beh.
- è l'imperatore che gli ha portato via
un bel castello...
- Ohi che baloss!
- ...di trentadue che lui ne ha.
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; sì, beh.

- Ho visto un vesc...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un vescovo!
- Ah, beh; si`, beh.
- Anche lui, lui, piangeva, faceva
un gran baccano, mordeva anche una mano.
- La mano di chi?
- La mano del sacrestano!
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; si`, beh.
- e` il cardinale che gli ha portato via
un'abbazia...
- Oh poer crist!
- ...di trentadue che lui ce ne ha.
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; si`, beh.

- Ho visto un ric...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un ricco! Un sciur!
- S'...Ah, beh; si`, beh.
- Il tapino lacrimava su un calice di vino
ed ogni go, ed ogni goccia andava...
- Deren't al vin?
- Si`, che tutto l'annacquava!
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; si`, beh.
- Il vescovo, il re, l'imperatore
l'han mezzo rovinato
gli han portato via
tre case e un caseggiato
di trentadue che lui ce ne ha.
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; si`, beh.

- Ho vist un villan.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Un contadino!
- Ah, beh; si`, beh.

- Il vescovo, il re, il ricco, l'imperatore,
persino il cardinale, l'han mezzo rovinato
gli han portato via:
la casa
il cascinale
la mucca
il violino
la scatola di kaki
la radio a transistor
i dischi di Little Tony
la moglie!
- E po`, cus'e`?
- Un figlio militare
gli hanno ammazzato anche il maiale...
- Pover purscel!
- Nel senso del maiale...
- Ah, beh; si`, beh.
- Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava!
Ah! Ah! Ah!
- Ma sa l'e`, matt?
- No!
- Il fatto e` che noi villan...
Noi villan...
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!

martedì 8 marzo 2011

8 MARZO

Vorrei suggerire dove infilare le vostre mimose
(non lo farò, non sarebbe cortese - lascio spazio all'immaginazione, di questi tempi ci sono spunti a bizzeffe)
Sia chiaro, niente contro il fiore in sè. 
Un simpatico vegetale giallo che annuncia la fine dell'inverno.


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Le Pari opportunità

Peggiora il brutto voto dell’Italia in materia di pari opportunità tra uomini e donne: il Paese scende infatti dalla posizione numero 72 quella nomero 74. E’ l’ultima classifica del World Economic Forum (Wef) sul divario di opportunità tra uomini e donne,in 134 Paesi.
[...]
“Le differenze tra i sessi”, spiega Schwab “sono direttamente correlate con l’alta competitività economica: donne e ragazze vengono trattate in modo equo se un Paese è in crescita e prospero.
blitzquotidiano.it

Il dato più negativo, che maggiormente penalizza l’Italia nel report 2010, arriva dall’accesso e dalle opportunità delle donne nel mondo del lavoro. L’Italia è addirittura 97esima. La differenza più rilevante è la percentuale di occupati, 74% per gli uomini e solo 52% per le donne. Importanti anche le differenze salariali: le donne italiane guadagnano in media il 50% degli uomini, poco più di 20 mila euro di media, contro i circa 40 mila degli uomini.
Per quanto riguarda la presenza femminile in politica l’Italia fa un pochino meglio, posizionandosi al 54esimo posto.
businesspeople.it

... ma chi sono le rappresentanti degli italiani di genere femminile? Non più Tina Anseli o Nilde Jotti.
No, ora abbiamo persone che non portano competenza, amore per la cosa pubblica e dedizione al Paese. 
Abbiamo donne che fanno merce del proprio corpo e che unicamente per questo si trovano a ricoprire cariche pubbliche.
Per inciso, non che i loro colleghi maschi siano migliori. Solo, sono brutti. Il motivo per cui fanno carriera esula dall'aspetto fisico. (Anche dalla competenza, a ben guardare)
Se queste sono le "quote rosa", grazie.
Pensavo che il concetto significasse "non chiudere le porte a persone in gamba, capaci e preparate, competenti, integre, oneste e che provino e manifestino amore e dedizione per la cosa pubblica, solo perché femmine".
Pare sia stato interpretato piuttosto come "aprire le porte a persone inette, incapaci e incompetenti, corruttibili e corruttrici senza scrupoli, purché femmine e carine".



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L'immagine del "femminile"
(grazie, possiamo farne a meno)

"Se non ora, quando?" è lo slogan delle manifestaioni organizzate qualche settimana fa in occasione degli ennesimi scandali che hanno visto protagonista il piccolo irrispettoso omuncolo che dovrebbe guidare un Pease civile ed avanzato.
Beh, ... anche molto prima, non sarebbe stato fuori luogo.

Qualche frammento di vita vissuta del personaggio. Uno spaccato, pubblico tra l'altro, della sua levatura.
In ordine sparso.

Berlusconi palperebbe il culo ad un assessore. Con competenze anche sulle pari opportunità, per inciso.
L'assessore in questione minimizza.


Berlusconi e i soprammobili


"E le donne dove sono? Tutti gay, lì? ... La prossima volta che vengo a trovarvi le porto io, le Veline"


... ma sarà bello lui ...


Dicono di noi ...



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SVEGLIA! 

(Sarà più divertente vestirla)