I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

martedì 10 marzo 2015

FUGA DALLA LIBERTA'


lunedì 2 marzo 2015

MODERATO ESTREMISMO

Facciamola finita con la moderazione. 
E cominciamo ad intenderci. Il linguaggio veicola significati. Sarebbe ora di imparare ad usarlo in modo corretto. Per capirci meglio.

Dire che "bisogna rispettare le idee di tutti" è una clamorosa, immensa, enorme, stratosferica scempiaggine. Non ha senso!

Bisogna rispettare le persone. In quanto tali. Anche quando hanno idee diverse dalle nostre, anche quando le loro convinzioni sono completamente campate per aria. Anche quando non sono informate. 

Nessuno ha il diritto di offendere o ferire (fisicamente o psicologicamente) un altro essere umano. Tanto meno di ucciderlo.

Però non tutte le idee meritano "rispetto". 
E' stupido, insensato, assurdo, controproducente, pericoloso, accettare qualsiasi opinione confondendo questa accettazione con il rispetto per la persona che la esprime.
Se apprezzo il mio interlocutore, non avrò timore di fargli/le notare che sta prendendo un granchio. 
E' espressione di stima, di fiducia nelle sue capacità cognitive. Condiscendere tout-court  svilisce i rapporti, non li rende più saldi.


E' invece doveroso confutare, argomentare, discutere, proporre. 
Allo scopo di persuadere? Con ogni mezzo? Altro equivoco pericolosissimo.
Con il fine, piuttosto, di ricercare la verità (nel caso di avvenimenti accaduti), di trovare soluzioni o di percorrere nuove strade (nel caso di problemi da risolvere o piuttosto obiettivi da perseguire).

Con un minimo di onestà intellettuale, cercando acquisire conoscenze, competenze, informazioni, prima di costruire una propria, personalissima opinione. 
Purché questa non sia campata per aria e dettata da pura emotività.

Non in ogni campo, naturalmente. 
Possiamo (e dobbiamo) lasciarci guidare dal gusto personale (e insindacabile, ingiudicabile da terzi!) per quanto riguarda il cibo che scegliamo, gli abiti che indossiamo, le attività che svolgiamo nel tempo libero ... 

Non è sufficiente, è riduttivo, assurdo, pernicioso, se ci affidiamo alle nostre credenze, ai nostri atteggiamenti, a superstizioni o al "sentito dire" (senza peraltro citare le fonti!), per crearci un'opinione che poi guiderà le nostre azioni.

No, la creatività non viene meno. Non è soffocata. Gli scienziati più autorevoli e competenti dimostrano di possedere una capacità creativà fuori dall'ordinario. Pensare fuori dagli schemi, escogitare stratagemmi e trovare soluzioni originali e nuove non  significa ignorare le proprie (ed altrui conoscenze). Significa utilizzarle, integrarle ed ampliarle. 

Per calarci nel concreto (prosaico quotidiano), non ci sogneremmo mai di riempire di acqua il serbatoio della nostra auto perchè "siamo dell'opinione" che il motore sia in grado di girare ugualmente. 
Dando dell'ottuso a chiunque ci faccia notare che è quantomeno improbabile che funzioni.
Parimenti, se il nostro insegnante di inglese ci assicura che "ti ho detto di non farlo!" si traduce con "I told you not to do it", probabilmente non ribatteremmo che - Ma io preferisco dire "I said you to not do", che tanto si capisce lo stesso.

Quotidianamente invece osserviamo ed ascoltiamo questo tipo di interazione. 
Di fronte a dati e studi pubblicati e verificabili, quanto spesso sentiamo ribattere "Ma io la penso in modo diverso!", senza portare a supporto alcuna fondata né logica argomentazione.

No, non tutte le idee godono di pari dignità. Non ogni opinione ha il valore di un'altra.
Le persone invece sì. Una persona può avere un'idea stupida senza essere stupida a sua volta. Può essere ignorante in un campo pur essendo competente in altri. Può prendere una cantonata.

Opportuno non offendere e squalificare. 
Obbligatorio confutare le opinioni che lo meritino. Usando conoscenze, dati, informazioni, citazioni (le fonti!!!), e, sempre e comunque la logica.

Chi non fosse d'accordo, argomenti.