I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

venerdì 25 gennaio 2008

EUTANASIA


ROMA (Reuters) - giovedì, 24 gennaio 2008 7.30
L'Udeur dice "no, con fermezza e con dispiacere"
Con queste parole si è espresso nelle dichiarazioni di voto alla fiducia al governo Prodi al Senato, Clemente Mastella, leader dell'Udeur.
Dopo aver letto una lunga poesia di Pablo Neruda, "Muore lentamente", l'ex Guardasigilli, il cui partito, uscendo dalla maggioranza la scorsa settimana, ha di fatto aperto la crisi di governo, ha ripetuto più volte, visibilmente emozionato, che "la maggioranza non c'è più".
"La maggioranza non c'è sul piano aritmetico né politico, serve un salto di qualità. La crisi non è di governo, ma politica perché un partito che era nella maggioranza è uscito da essa".
"Non si può far finta di nulla", ha ripetuto ancora Mastella. "Non si può arrestare la moglie del ministro della Giustizia e far finta che nulla sia successo".
L'Udeur ha tolto il sostegno al governo dopo che Mastella è stato indagato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere in un'inchiesta sulla sanità campana, nell'ambito della quale sua moglie, Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania, è stata posta agli arresti domiciliari con l'accusa di concussione.
"Non bisogna avere paura della magistratura. La magistratura merita rispetto, ma merita rispetto anche il primato della politica", ha concluso il numero uno dell'Udeur, tra gli applausi dai banchi dell'opposizione
.

Sono d'accordo su una cosa: "Non si può far finta di nulla. Non si può arrestare la moglie del ministro della Giustizia [peraltro condannata per reati in cui il suddetto marito, nonché Ministro della Giustizia è personalmente implicato] e far finta che nulla sia successo".
Direi di più. Non possiamo accettare che ora si parli della crisi di Governo e di tutto ciò che questo comporta, dimenticando che Mastella si è dimesso perchè la moglie è stata condannata, che tra i nostri Parlamentari ci sono inquisiti e condannati, anche in via definitiva, per reati (in quanto tali previsti dal Codice Penale).
Non possiamo fare finta che ciò non succeda. Non possiamo dimenticare che la magistratura ha il dovere di perseguire i reati, di assicurare i colpevoli alla giustizia (che qualcuno una volta diceva essere uguale per tutti), indipendentemente dalla professione o dal ruolo che tali colpevoli hanno. Codice Penale, Codice di Procedura Penale. Sono LEGGI, devono essere rispettate. Da tutti.
Stato di Diritto è sulla carta il nostro.
"La magistratura merita rispetto". Concordo.
"Merita rispetto anche il primato della politica". Cosa significa?

Merita rispetto chi svolge il proprio dovere al meglio delle proprie capacità ed in perfetta buona fede. Merita rispetto chi rispetta le regole, chi agisce secondo coscienza, chi non calpesta gli altri. Merita rispetto chi non ruba, non uccide, non fa del male agli altri. Chi non si procura un ingiusto profitto. Merita rispetto chi esprime le proprie idee in modo libero ed onesto.

Non merita rispetto chi ruba, inganna, imbroglia, trasgredisce le regole fondamentali della società civile, chi calpesta gli altri, chi commette reati.
Non merita rispetto chi non si assume la responsabilità del proprio operato, chi pretende l'impunità, chi considera solo i propri diritti e nessun dovere. Chi approfitta della propria posizione per il proprio ingiusto vantaggio.

Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che
essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.

Pablo Neruda (o Martha Medeiros?)



Ecco cosa ha letto Mastella ieri.
A pensarci bene sembra un accorato appello per l'eutanasia ... forse questo lento spegnersi lo fa troppo soffrire.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E meritiamo rispetto anche noi!
Altrimenti andiamo su marte.