I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

lunedì 20 luglio 2009

TRENTINO, ITALIA

Il quotidiano l'Adige del 19 luglio riporta tra le altre alcune notizie legate alle modalità di affidamento e gestione degli appalti pubblici in Trentino. Che purtroppo sembra non fare eccezione rispetto alle altre regioni Italiane.

Una notizia colpisce in modo particolare quando i protagonisti sono noti, persone conosciute, con cui si è avuto a che fare faccia a faccia.

Leggo, purtroppo senza sorpresa, a pagina 15 (l'Adige, 19 luglio 2009):
Un appalto da oltre 21 milioni di euro di fatto assegnato ancor prima di preparare il bando di gara. È la vicenda della costruzione della nuova Rsa dell'ex Istituto per sordomuti, oggi Azienda pubblica di servizi alla persona «Beato de Tschiderer», così come ricostruita dall'imprenditore Fabrizio Collini nell'interrogatorio sostenuto il 24 settembre 2008, davanti al titolare dell'inchiesta Giano Bifronte, il sostituto procuratore della Repubblica Pasquale Profiti.
«Chi ha iniziato la vicenda dei Sordi con me - spiegò il costruttore agli inquirenti - è stato il dott. Leonesi . Alla fine dell'anno scorso nel suo ufficio mi chiese se volevo interessarmi per la costruzione del palazzo dei Sordi e mi diede contestualmente il dischetto del progetto, dicendomi che avrei potuto guardarli in via tecnica, avrei potuto pensarci, perché lui avrebbe desiderato che il palazzo dei Sordi fosse stato costruito da un'impresa trentina, meglio dire un gruppo di imprese che rimanesse a Trento, aveva fiducia di Collini per sentito dire, e quindi mi aveva chiesto se volevo interessarmi...
Avevo chiesto se c'era bisogno di qualcosa e lui mi aveva chiesto una sponsorizzazione di 5 mila euro per l'acquisto di una statua di un presepio che lui aveva vicino al suo ufficio e che adesso la statua è nel mio ufficio... [che c'entra l'acquisto di una statua di un presepio con un appalto pubblico? n.d.A.]
Ho visto subito che il progettista era l'architetto Marco Angelini, che conoscevo abbastanza bene... A me sembrava che Angelini sapesse assolutamente tutto e sapesse anche lui che Leonesi mi aveva parlato». A occuparsi della parte tecnica relativa all'appalto fu Giuseppina Leonardi , geometra della Civil Engineering di Angelini.
Rimaneva da decidere la commissione di gara: «Leonesi un giorno mi chiamò e mi chiese a chiare lettere se io potevo indicargli un presidente di commissione in una persona abbastanza ad alto livello, sia tecnica che come qualifica perché a lui interessava una mia idea, e doveva essere di fuori Trento». Collini, per una volta, si trovò in difficoltà: «Io non sapendo a che santo votarmi, perché io a Trento conoscevo qualche professore universitario o cosa, a Milano non avevo tante conoscenze, ho parlato con mio cugino Sergio». Il cugino gli indicò il nome di un professore del Politecnico di Milano che Collini girò a Leonesi con una fotocopia su cui erano indicati i recapiti: «Al pomeriggio la medesima fotocopia era in mano della geometra Leonardi, perché mi ha telefonato dicendomi: "Guarda che ho disposizioni dal piccoletto", che così chiamavamo Leonesi, di "procedere a contattare il professore per vedere la disponibilità a diventare presidente di gara"».
A quel punto bisognava scegliere gli altri commissari: «Leonesi, tanto per rendere complicata la vita, ne voleva 5. Io ho detto subito: "Diamogliela a Sussarellu . Se ci fosse il caso che qualche concorrente sbaglia formalmente, Sussarellu è uno rigido e lo butta fuori", e perlomeno così tiriamo via un nome... Leonesi mi aveva accennato, e aveva accennato anche Angelini, che lui voleva Zanoni . Angelini mi ricordo aveva fatto il nome di Campostrini , che era l'ingegnere capo, mi sembra, del Comune di Rovereto
[Ing. Luigi Campostrini, Dirigente dell'Area Tecnica del Comune di Arco, passato poi al Comune di Rovereto nel corso dell'anno 2008, da qualcuno definito "Cardinale Richelieu", con lo scopo, beninteso, di adularlo. n.d.A.].
Gli ho chiesto: "Ma siamo tranquilli? Dopo che non vengano fuori stupidate". Angelini mi ha detto: "No, no, se è Campostrini è una garanzia».
Nel frattempo si arricchisce il parco progettisti: «Avevamo chiesto l'intervento dell'ingegner Kurdoglu come Soprint, la società fra Kurdoglu e Angelini. Kurdoglu sapeva benissimo la vicenda, non l'ha gestita, però abbiamo parlato più volte e aveva lasciato andare avanti la Leonardi nella gestione dell'appalto... Alla fine Leonesi mi presenta una certa ingegner Buratti , dicendole: "Guarda che Collini si sta guardando il palazzo dei Sordi, e quindi se ha bisogno di qualche cosa dagli una mano". Io la Buratti non so neanche chi è, penso che facesse impianti.
Da qui capisco perché un giorno mi si presenta in ufficio Petrolvilla , nella persona dell'ingegnere, e mi dice che ha avuto disposizioni o ordini di mettersi in contatto con me. Io ho risposto Petrolvilla che io non avevo nessun ordine di quel genere lì». Acompletare il tassello mancava soltanto del corrispettivo che Collini avrebbe dovuto versare: «La definizione economica era fatta di due numeri e mezzo: il primo numero era lo 0,65% su tutto l'importo, cioè sui 22 milioni di euro; il 3% ad acquisizione di appalto sull'importo che avrebbe progettato Angelini, quindi era l'importo dei lavori meno gli impianti che valevano circa 8 milioni di euro». ...

Intercettazioni telefoniche ed ambientali che consentono di scoprire i reati. Permettono di fatto le indagini.
Pubblicazione dei testi rilevanti, che danno la possibilità ai cittadini di comprendere la levatura dei politici (e dirigenti pubblici) che amministrano i nostri soldi.
Che poi non succeda nulla, e non venga voglia a nessuno di approfondire le questioni ... è un altro paio di maniche.
Lasciatemi almeno l'indignazione.
Conoscenza è libertà.

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