I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

mercoledì 15 novembre 2006

...

Un inizio classico: perché ho deciso di pubblicare un blog?
Potrei dire che fin dalla primissima infanzia ho sempre desiderato scrivere (ed in qualche occasione ho anche provato a cimentarmi nell'impresa), o che trovo le mie idee tanto interessanti da sentire un'irrefrenabile spinta a renderle pubbliche.
Stai già pensando che faccio semplicemente parte di quella moltitudine di persone che scrive e scrive e scrive, ma (ahimè) non legge nemmeno ciò che ha prodotto (per non parlare di libri o giornali pubblicati da "altri")?
Non è così.

Amo leggere. Un buon libro è un’ottima compagnia.
Può essere divertente, rilassante, istruttivo, noioso, pesante, inconsistente, superficiale, avvincente, intrigante, illuminante, commovente, irritante, ansiogeno, piacevole, esilarante ...
Secondo me leggere è un’attività stimolante. Sempre.

Non sento la necessità di mettere alla berlina la mia persona.
Al contrario, è proprio questa idea di non-privato che mi fa tentennare, rimandare, rinunciare.
Per poi essere superata dal desidero di comunicare in un mondo in cui troppe informazioni producono il paradossale effetto di non possederne nessuna. Desiderio di nuovo soffocato al pensiero di rendere pubblico un pezzo della mia vita privata. Quello riguardante riflessioni, opinioni, atteggiamenti, idee ed ideali.
Se stai leggendo queste parole, due condizioni sono certamente soddisfatte:
  1. ha infine prevalso la spinta a comunicare che è in me (ovvero: ho infine pubblicato questo blog)
  2. stai dimostrando una ammirevole resistenza di fronte alle banalità (complimenti!)

Torniamo al banale (appunto!) perché di questo blog.
Ho tanti e tali interessi che difficilmente riesco a rendere tra loro compatibili. Improbabile sarebbe riuscire a racchiuderli tutti in un unico contenitore che li facesse sembrare omogenei.
E allora? Perché non proseguire in silenzio nelle mie quotidiane numerose attività?

C’è un tizio che cura un blog un tantino più famoso e frequentato di questo.
Tra le varie amenità contenute nello spettacolo “Incantesimi 2006”, Beppe Grillo ha lanciato un invito cui non ho saputo resistere: “ ... o stai lì sul sofà, davanti alla tele a farti arrivare in faccia delle tonnellate di merda, oppure ti sposti su uno sgabello davanti a un computer, prendi un poi di merda e gliela ritiri indietro”.
Bene, io la televisione l’ho spenta da un pezzo.
Eppure le tonnellate di materia marrone spiacevolmente odorosa non sono facili da evitare.
Mi rassegno: per ripulirsi e spalarla via, è necessario sporcarsi un tantino le mani.

Non mi accontento più di stare a guardare.
Libertà di espressione abbiamo (Costituzione Italiana, Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. ...”), che libertà di espressione sia.

Se questo blog ti fa schifo:

  1. non sei obbligato a frequentarlo
  2. è nato anche per colpa di Beppe (prenditela con lui – ci è abituato, non me ne vorrà).

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