I VESTITI DEL RE

La mia sola dipendenza è la libertà.
E non intendo disintossicarmi.
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I'm addicted to freedom only.
And I'm not going to undergo any treatment.

giovedì 8 marzo 2007

UN ASSAGGIO DI GIORNALISMO

Sabato 3 marzo un giornalista ha partecipato in qualità di ospite alla trasmissione “Chetempochefa”.
Guarda il video

Un giornalista che è stato discepolo del grande Indro Montanelli.
Nel 1994 ha seguito Montanelli al giornale La Voce, che ha avuto breve vita (ma gloriosa!).
Ricordo che Montanelli lasciò “Il Giornale”, da lui stesso fondato, per sfuggire alle pressioni del proprio editore, che avrebbe richiesto una linea nettamente a favore della sua “discesa in campo” in politica.

Marco Travaglio è un giornalista che parla di fatti contrapposti alle opinioni (dei soliti politici, peraltro).
Che punta il dito contro l’informazione che non c’è, contro un giornalismo che non è tale ma è diventato una specie di “cane da compagnia della politica”, contro l’indulto, contro i cosiddetti “professionisti della politica”, … ma soprattutto che dice una cosa sacrosanta in merito.
Se è vero che la politica è anche l’arte del compromesso, però non tutto è trattabile. Ci sono comunque temi che non devono, non possono (non dovrebbero né potrebbero) mai finire sul tavolo. Dice: “non si può trattare sulla questione morale, non si può trattare sulla Costituzione, non si può trattare sulla giustizia, non si può trattare sulle libertà fondamentali o sui diritti fondamentali”.

E' un assaggio di cosa dovrebbe essere il giornalismo, una chicca piacevolissima di argomenti incontestabili.
Una parentesi respirabile.
Un inno all’onestà, intellettuale in primis.

Ecco alcune memorabili battute del grande Marco durante l’intervento da Fazio:

Io non conosco nessuno sano di mente che corre a casa la sera dicendo: “Oddio devo vedere il telegiornale perché voglio sapere cosa ha detto Pecoraro Scanio e cosa ha detto La Russa di quello che é successo oggi”.

Non si fa autogestire l’informazione politica dai politici. E’ troppo comodo.


Ho letto anche alcuni esponenti del centro-sinistra che dicevano inconsolabili: "Ma è possibile, Andreotti ci ha detto che votava a favore e ha votato contro".
Cioè, è incredibile che nel 2007 ci sia ancora qualcuno che prende sul serio la parola di Andreotti. Io lo trovo meraviglioso!


Eccone un "frammento":


Sito non ufficiale su Marco Travaglio

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